Il 2017 è stato l’anno dell’uv led per Agfa Graphics, che ha lavorato a ritmi serrati per completare la conversione del parco macchine. Dopo il lancio ufficiale a drupa 2016 della versione uv led di tutti i modelli della famiglia Anapurna, il percorso della multinazionale è proseguito con la conversione dei modelli flatbed della linea Jeti – Mira – a fine 2016 ed è terminato lo scorso maggio all’edizione 2017 di FESPA, con la presentazione della versione uv led di Jeti Tauro, l’ammiraglia della famiglia.
La strategia ‘uv led-oriented’ della multinazionale è legata ai tanti vantaggi e benefici di questa tecnologia di curing: “Dal punto di vista economico, l’uv led consente di ridurre i consumi e, di conseguenza, i costi energetici, e di ottimizzare le spese legate alla sostituzione delle lampade stesse, che hanno vita molto più lunga. Dal punto di vista produttivo, questa tecnologia elimina i tempi di attesa, in quanto le lampade si accendono e si spengono immediatamente”, afferma Massimo Costa, inkjet sales manager di Agfa Graphics. “Per quanto riguarda la qualità, a differenza delle lampade a bulbo – che tendono a esaurirsi con il rischio dell’insorgere di problemi di adesione e di bending – le lampade a led garantiscono un’emissione costante nel tempo, a favore di una qualità ripetibile e consistente. E non vanno dimenticati i benefici in termini di ampliamento delle possibilità applicative: utilizzando lampade fredde, la polimerizzazione led necessita di una minore quantità di calore sul supporto. Ciò consente di stampare su una più vasta gamma di materiali, inclusi i più critici, come i film plastici molto sottili o il cartone.”
Non solo hardware di stampa, perché Agfa ha sviluppato internamente anche una serie di inchiostri dedicati all’uv led, e dunque “perfettamente allineati sul curing della lunghezza d’onda del led: questo ci ha permesso di superare il problema della non perfetta asciugatura degli inchiostri, verificatosi sulle prime macchine lanciate anni fa sul mercato da diversi fornitori e dotate di questa tipologia di polimerizzazione”, spiega Costa. “In particolare, la nostra tecnologia ‘thin ink layer’ si combina perfettamente con l’uv led: questi inchiostri ad alta pigmentazione e inodore permettono di ottenere un’ottima qualità di stampa e di riproduzione del colore ed effetti simil-gloss di grande impatto, e ben sopportano le lavorazioni post stampa, come piega, taglio e cordonatura.”
Individuata e messa in atto la strategia, si apre la questione sulla risposta del mercato. “In generale, siamo molto soddisfatti: l’interesse è notevole e i primi riscontri sono stati più che positivi. Basti dire che in Italia chiuderemo il 2017 con un incremento complessivo delle unità vendute rispetto al 2016 e con almeno un’installazione UV LED per ogni tipologia di macchina. Nella linea di prodotti Anapurna, le richieste si concentrano sulle macchine da 2 metri, ma anche su quelle da 3,2 metri ibride – ideali per realizzare pannelli da 3×2 m dal lato dei 3 metri e applicazioni roll-to-roll. Abbiamo, poi, installazioni di Mira uv led. E grande soddisfazione ci arriva dalle vendite di Tauro: a fine anno avremo due installazioni di modelli uv led, mentre altre installazioni sono già in programma per il 2018.”