Dai cartelloni stradali alle griffe della moda, quella di Ferrari Promotion è la storia di un’azienda che ha continuato a crescere sulla spinta dell’innovazione tecnologica e della diversificazione dei mercati di riferimento. E dopo avere conquistato una posizione di rilievo in Italia, si prepara a raggiungere il prossimo obiettivo: consolidare la presenza all’estero.

Il gruppo Ferrari è nato come piccola azienda, fondata da mio padre Mario negli anni Settanta, nella cartellonistica stradale. Siamo stati concessionari pubblicitari per una quindicina d’anni, per poi produrre manufatti pubblicitari: parliamo di autentiche decorazioni stradali anche di grande formato, alle quali si dedicava una ventina di addetti, anzi veri e propri artisti. Da allora l’innovazione è stata continua, nel quadro di un mercato che non sta mai fermo: dal sistema di stampa ‘Michelangelo’, una macchina verticale a idropittura, alle stampanti digitali con performance futuribili”. Andrea Ferrari, amministratore delegato del gruppo, descrive così per sommi capi la storia dell’impresa di famiglia, ma in realtà sta ripercorrendo le tappe di un settore che ha fatto la storia della pubblicità e della cartellonistica in Italia. E che oggi sta esplorando vie nuove per la crescita puntando sulla tecnologia, il servizio, la creatività e l’internazionalizzazione. Uno sviluppo che si è basato soprattutto sulla diversificazione. Come la scelta strategica di abbandonare la cartellonistica stradale “perché l’Italia, unica in Europa, resta un mercato disordinato, con regole difficili da seguire, che cambiano in continuazione e che quando ci sono vengono bypassate creando una confusione che ha ingessato il business”, spiega. Di qui la scelta vincente di investire risorse ed energie nella stampa digitale, che ha proiettato il gruppo ai vertici del settore. Facciamo un esempio? “Abbiamo un accordo di lunga data con Fiera Milano, dove produciamo il 90% dei manufatti”, dice Ferrari. “Abbiamo un centro stampa interno per le richieste che i clienti portano all’ultimo momento, anche a fiera già iniziata. E non potremmo farlo senza una produzione veloce e affidabile.

La forza di Printable sono i progetti “chiavi in mano”

Il braccio operativo – e la punta di diamante – di Ferrari Promotion è Printable, entrata nel gruppo nel 2006. Oltre a inserire di continuo macchine di ultima generazione per restare al passo con la tecnologia, ha acquisito nel tempo due realtà specialiste del settore, Fidea Digital Printing e Vertical Vision. Un percorso che l’ha portata ad affermarsi tra i maggiori player italiani nell’area della moda (e non solo). La flessibilità consente di proporre stampa digitale per formati grandi e piccoli e in quantità che vanno dal pezzo unico alla produzione di massa. La chiave del processo di Printable è la verticalizzazione: la produzione – una vasta gamma di prodotti per outdoor, indoor e allestimenti – si integra infatti con i servizi tutti interni. In questo modo ogni progetto viene gestito direttamente dall’inizio alla fine: una sorta di ‘chiavi in mano’ che consente di mantenere sotto controllo ogni dettaglio in tutte le fasi del processo (anche con un software che garantisce la tracciabilità dell’ordine, come si fa con i pacchi) e un rapporto diretto e personalizzato tra cliente e agente. Per sostenere questo modello di sviluppo, Printable ha fatto considerevoli investimenti in tecnologia: la produzione totale dalla stampa all’installazione è di 4500 metri quadrati al giorno. Oggi sono installate due Durst 512R roll-to-roll con luce di 5 metri, una Durst 512R esacromatica sempre da 5 metri e una Durst P10 esacromatica con bianco con luce di 2 metri. Con questa potenzialità operativa, Printable è in grado di lavorare non stop tutti i giorni della settimana.

Una scelta eco-friendly che apre nuove nicchie

L’innovazione emerge anche sul versante dei prodotti, adattabili a qualsiasi richiesta e in ogni formato. Inoltre la decisa scelta ecofriendly fa di Printable un’azienda sostenibile: l’abolizione dei solventi, i supporti riciclabili senza perdita di qualità, inchiostri e pigmenti a base d’acqua, un nuovo sistema di aerazione per migliorare la qualità dell’aria e accordi con aziende che danno una seconda vita ai materiali plastici scartati. Una scelta premiata con la certificazione GreenGuard e quindi la possibilità di stampare prodotti per gli spazi pubblici come scuole e ospedali. “Printable ci sta dando molte soddisfazioni”, racconta Andrea Ferrari. “L’azienda ha una crescita brillante con ottimi risultati e un costante incremento di ricavi. Le persone e le macchine sono un formidabile acceleratore per il business, anche perché accanto alla produzione si innova l’intero processo: abbiamo sveltito i tempi di gestione dell’ordine, creato un canale digitale chiaro per la comunicazione tra le squadre di lavoro, forniamo notifiche in tempo reale sullo stato dell’ordine… dettagli che i clienti apprezzano molto.” Presidiato il mercato italiano – anche con una forte presenza tra gli ipermercati e le gallerie commerciali – il prossimo obiettivo del gruppo è l’estero. Grazie alla partnership con l’agenzia statunitense Axis Global, sono in fase avanzata le trattative per l’allestimento delle vetrine della griffe Michael Kors e di altri brand stranieri. “L’estero offre grandi opportunità e occasioni di crescita anche in termini di redditività”, conclude Andrea Ferrari. “Siamo soddisfatti dell’Italia, ma per noi oggi il target è sempre più l’espansione oltre frontiera.

5000 chilometri in rosa: il Giro è uno spettacolo

“Fare” il Giro d’Italia non è una passeggiata: non solo in bicicletta, ma anche farlo diventare uno spettacolare palcoscenico e un evento unico per visibilità. Fornitore ufficiale del Giro da tre anni, Ferrari Promotion, con Printable, è impegnata per la logistica, il personale e gli allestimenti, con innovazioni nella stampa digitale, rapidità di esecuzione dei 2000 metri quadrati di teli e adesivi, progetti, produzione e installazione di palchi, podi e tendoni. Per coordinare il team di 35 persone che smonta e rimonta al volo il roadshow per ben 23 giorni, occorrono leadership, esperienza, coordinamento e una precisa pianificazione degli spostamenti dei 20 autocarri (di cui tre Tir) per 5.000 chilometri in tutta Italia, isole comprese. E i materiali (che devono sopportare stress, intemperie e cambi di clima nel giro di poche ore) devono favorire il montaggio e il trasporto, aiutando a massimizzare lo spazio pubblicitario visibile. Che rimane il traguardo più importante da raggiungere, un Giro dopo l’altro.

Il palco del roadshow del Giro d'Italia 2016, realizzato da Printable

Il palco del roadshow del Giro d’Italia 2016, realizzato da Printable