Rinnovare il look degli ambienti e decorarli all’insegna della personalizzazione non è mai stato così facile. L’evoluzione della tecnologia di stampa digitale e lo sviluppo di supporti innovativi stanno aprendo le porte a nuove opportunità applicative, rendendo possibile la realizzazione di applicazioni indoor inedite, accattivanti, green ed economicamente sostenibili. Protagonisti e interpreti primari di tale cambiamento sono quelle aziende di stampa che alla decorazione degli interni si sono affacciate per differenziare la produzione e che ne stanno oggi cavalcando i trend. A loro ci siamo rivolti per conoscere le sfide e le opportunità, le applicazioni e i materiali di maggiore impatto nonché le prospettive di sviluppo di medio e lungo termine legati a un mercato che vive la sua golden age.

Cura artigianale e capacità industriale, così la bottega digitale reinterpreta il décor

Stampa digitale diretta su tessuto fonoassorbente per l’isolamento acustico di ambienti di lavoro. Il lavoro è stato esposto all’edizione 2017 del Salone del Mobile di Milano.

Stampa digitale diretta su tessuto fonoassorbente per l’isolamento acustico di ambienti di lavoro. Il lavoro è stato esposto all’edizione 2017 del Salone del Mobile di Milano.

 

Paolo Ferrari, amministratore delegato fpe

Paolo Ferrari, amministratore delegato fpe

fpe è una realtà dalle ‘molte pelli’, che ha vissuto i suoi primi cinquant’anni nel segno del cambiamento. Nata nel 1967 come serigrafia tradizionale specializzata nella comunicazione OOH, l’azienda ha rivoluzionato la dotazione tecnologica fino alla conversione al digitale. Votata alla diversificazione, fpe ha intrapreso la sfida dell’interior decoration con d’Officina, una bottega 2.0 e un laboratorio di sperimentazione nel cuore di una realtà industriale.

Perché la scelta di entrare nel mercato dell’interior decoration?

L’ingresso nell’interior decoration ha rappresentato, per certi versi, una naturale evoluzione della nostra azienda. Per due motivi. Da un lato, la stampa digitale, per sua predisposizione endemica, ha soddisfatto il desiderio esponenziale di produzioni ridotte e sempre più personalizzate. Dall’altro, lo sviluppo della tecnologia digitale – e ancor più dei supporti destinati alla stampa digitale – ha fatto sì che oggi si possa parlare di ‘stampa’ o ‘stampatore’ tout-court. Ciò significa che sono virtualmente abbattute le barriere che separavano, ad esempio, la serigrafia dall’offset o lo stampatore attivo nel mercato della grafica da quello prettamente tessile. E seppur ogni tipologia di stampa e ogni applicazione mantengano le proprie specificità, i progressi compiuti sul piano tecnologico consentono, a chi voglia investire in sviluppo e ricerca, di ampliare considerevolmente il proprio raggio d’azione.

Quali le sfide da affrontare per chi opera nell’interior?

Il percorso di sviluppo verso il settore dell’interior implica considerevoli investimenti e richiede una gestione molto attenta e accurata, volta a valutare i diversi risvolti che l’innestare un progetto di tale portata in un’azienda avviata potrebbe avere. Per questo, fpe ha deciso di creare al suo interno d’Officina, una business unit dedicata all’interior decoration e concepita come una vera e propria bottega 2.0. L’obiettivo è duplice: riuscire a capitalizzare, attraverso una sub struttura ad hoc, il know how aziendale – frutto di cinquant’anni di esperienza nella stampa – e arrivare a sfruttare al meglio il nostro parco macchine digitale, che include tutte le tecnologie oggi disponibili.

Chi sono i vostri interlocutori nell’interior?

Siamo ancora in una fase di sviluppo del progetto sull’interior decoration e lo sforzo che stiamo facendo è quello di proporre d’Officina come laboratorio di sperimentazione ad architetti e designer, ovvero a coloro che possono arricchire la nostra esperienza con il proprio know how. Inoltre, da qualche tempo a questa parte siamo riusciti a raccogliere l’interesse anche di aziende di produzione, le quali si rivolgono a noi come partner nel processo di sviluppo di nuovi materiali o di nuove linee di materiali.

Le applicazioni più richieste?

I lavori che ci vengono richiesti sono principalmente rivolti a soluzioni di decorazione per superfici di qualunque genere. Tuttavia, negli ultimi sei mesi siamo riusciti a incrementare anche la domanda in ambito di rivestimenti, sempre spaziando tra tutte le tipologie di rivestimento.

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L’obiettivo? Concepire, progettare e realizzare il retail perfetto

il logo della catena di fast food Porca Vacca, in una versione che sfrutta il connubio fra 3D e Visual Magnetics per ottenere un oggetto componibile e riposizionabile.

il logo della catena di fast food Porca Vacca, in una versione che sfrutta il connubio fra 3D e Visual Magnetics per ottenere un oggetto componibile e riposizionabile.

 

Marco Rossi, direttore di produzione Grottini Communication

Marco Rossi, direttore di produzione Grottini Communication

Grottini Communication è una divisione di Grottini, realtà specializzata da oltre quarant’anni nella creazione di ambienti olistici di vendita al dettaglio. Con sede a Porto Recanati (Macerata), Grottini Communication si occupa dello studio della comunicazione all’interno dello store e sviluppa soluzioni produttive complete, dalla pianificazione strategica allo studio della creatività, dalla ricerca dei materiali all’esecuzione del progetto.

Perché la scelta dell’interior decoration?

Il settore della visual communication è ormai saturo e i suoi player si danno battaglia prevalentemente sul prezzo. Fattore che spesso è alla base delle scelte del cliente, laddove la tendenza più diffusa è quella di non valorizzare l’idea progettuale, ma di concentrarsi sui materiali e sui costi della lavorazione. In tale quadro, l’interior decoration si distingue, in quanto pretende un livello massimo di attenzione al dettaglio ed è lo studio del concept generale a orientare la scelta dei materiali e non viceversa. Nell’interior decoration abbiamo individuato un settore potenzialmente in grado di riconoscere il valore aggiunto, frutto dell’esperienza ventennale dell’azienda.

Quale tipologia di lavori realizzate?

Ci rivolgiamo al segmento del retail. Il termine più spesso utilizzato per definire il nostro habitat di lavoro attuale è ‘riqualificazione’. Spaziamo dai lavori più complessi e invasivi – con l’utilizzo, ad esempio, di strutture in cartongesso e carte da parati personalizzate – a quelli più veloci, con rivestimenti e grafiche adesive. A livello di trend, la domanda si orienta verso la personalizzazione estrema di ogni ambiente, mentre nelle applicazioni sta tornando di moda l’utilizzo della carta da parati, un richiamo vintage apprezzato soprattutto dai clienti più giovani.

Chi sono i vostri interlocutori nell’interior?

Dipende dal progetto. In alcuni casi ci confrontiamo con architetti e designer, in altri con le agenzie creative e in altri ancora direttamente con il cliente. Ultimamente stiamo lavorando molto con piccoli imprenditori e titolari di bar, negozi, saloni di bellezza.

Come cambia il settore dell’interior decoration?

A cambiare è la figura del cliente, che oggi si dimostra sempre più informato – su tecniche, tecnologie e tendenze – e sempre più esigente. Si presenta a noi con ampio materiale illustrativo – spesso preso dal web – per mostrarci idee e necessità ed è da qui che parte il progetto. E oggi siamo in grado di realizzare tutte le richieste, fino ai particolari.

Le principali sfide che vi trovate ad affrontare?

Bisogna combattere la standardizzazione e la ricerca, da parte del cliente, del risparmio a tutti i costi. Dobbiamo poi confrontarci con la richiesta di personalizzazione, da intendersi non come realizzazione di qualcosa di unico, ma come capacità di modellarsi sull’ambiente circostante, rispettando le idee progettuali nonché le esigenze dell’interlocutore e della location. Inoltre, in un progetto di interior decoration intervengono diverse parti ed è dunque necessario trovare un linguaggio comune e riuscire ad allineare i diversi attori in gioco, coordinando le attività di progettazione e le implementazioni pratiche, senza mai dimenticare le esigenze del cliente.

Il materiale più utilizzato per i progetti di interior?

Visual Magnetics, che è anche il nostro fiore all’occhiello. È una soluzione di allestimento che permette di stampare grafiche ad altissima risoluzione su supporti che sfruttano tutte le potenzialità della calamita per avere una comunicazione dinamica e sempre rinnovata. Il settore retail è l’habitat ideale di Visual Magnetics. Le grafiche possono essere sostituite direttamente dai commessi e il vantaggio è duplice: la comunicazione è sempre aggiornata e le operazioni di sostituzione sono immediate e non implicano costi extra in quanto non serve né manodopera specializzata, né l’interruzione forzata dell’attività.

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Dalla fotografia all’interior, per decorazioni innovative e di qualità

Castello di Padernello: Giovan Battista Tiepolo. Stampe realizzate su plexiglass da New Lab con tecnologia UV Rho P10 di Durst.

Castello di Padernello: Giovan Battista Tiepolo. Stampe realizzate su plexiglass da New Lab Photo con tecnologia UV Rho P10 di Durst.

 

Giuliano Goffi, titolare New Lab Photo

Giuliano Goffi, titolare New Lab Photo

New Lab Photo è un’azienda bresciana che opera nei settori della stampa fotografica e del grande formato. Fondata nel 1985 come laboratorio fotografico professionale, ha seguito fin dall’inizio lo sviluppo della stampa digitale e vanta oggi un parco macchine di ultima generazione. Qualità e servizio sono i punti di forza di questa realtà che ha scelto di diversificare l’offerta puntando sull’interior decoration.

Perché la scelta dell’interior decoration?

Il nostro percorso di evoluzione tecnologica – che ci ha visto abbracciare, nel 2004, la stampa diretta con inchiostri UV – ci ha portato a lavorare con architetti, artisti e allestitori. Confrontandoci con questi professionisti e venendo a conoscenza delle loro esigenze, abbiamo scelto di investire nella tecnologia latex e abbiamo iniziato a osservare l’area dell’interior decoration. Ci siamo resi conto che si trattava di un mercato con ampie prospettive di sviluppo di applicazioni innovative e con una grande attenzione per la qualità dei lavori. In una parola, un’opportunità interessante per un’azienda come la nostra, che aveva non solo la tecnologia di produzione idonea, ma anche un know how fotografico trentennale volto al conseguimento di immagini con qualità elevatissima. Il passo successivo è stato quasi naturale: entrando nell’interior ci siamo spostati su un settore più industriale e abbiamo ampliato progressivamente le lavorazioni.

Quanto conta la tecnologia?

Sicuramente, il fatto di disporre di sistemi di stampa latex ci ha dato un vantaggio competitivo importante fin dall’inizio della nostra avventura nell’interior. E – consapevoli del valore della capacità tecnologica – non ci siamo fermati con gli investimenti. A inizio 2017 abbiamo deciso di introdurre anche la stampa a sublimazione per poter arricchire ulteriormente l’offerta. In quale direzione? Nella decorazione degli elementi d’arredo e dei tessuti per i tendaggi o per i rivestimenti di cuscini e divani e altri oggetti – guardando dunque a un uso della sublimazione per applicazioni indirizzate a una fascia di prodotti più alta.

Quale tipologia di lavori realizzate in questo ambito?

Siamo partiti con la carta da parati, che rimane tuttora il prodotto più richiesto nell’interior decoration, ma realizziamo anche rivestimenti, tendaggi, pannelli e pannelli a parete. Non siamo partiti da molto, ma abbiamo messo in campo molte idee e abbiamo fatto molte proposte e stiamo ora cominciando a raccogliere i frutti, come dimostrano gli ultimi lavori che ci sono stati richiesti.

Chi sono i vostri interlocutori nell’interior?

Lavoriamo principalmente con architetti e designer, e non con i clienti finali. Un’altra categoria interessante è quella degli allestitori, che stanno spostando il loro focus da eventi e fiere alle aziende, per le quali curano il restyling di uffici, sale riunioni e layout.

Le principali sfide con cui vi confrontate?

Arrivare a far comprendere al cliente finale quali sono le opportunità di personalizzazione che la tecnologia di stampa offre. Con questo intendo dire che non sempre i professionisti che curano la progettazione sono propensi a mostrare ai loro interlocutori le lavorazioni belle e innovative che si possono realizzare, in quanto tali lavorazioni risulterebbero più costose. Io ritengo, al contrario, che vada promossa l’informazione sulle nuove opportunità perché nel momento in cui il cliente finale viene a conoscenza delle possibilità realizzative, c’è una grande probabilità che si dimostri disposto a spendere di più, per un risultato di maggiore impatto.

Quali i supporti più utilizzati?

Oltre alle tante carte da parati di diverso genere – in catalogo abbiamo almeno tre o quattro proposte per uno stesso tipo di lavoro – e ai pannelli, siamo gli unici in Italia a proporre Chromaluxe, una stampa su un alluminio particolare che offre una resa cromatica di grande effetto.

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Soluzioni integrali per decorare gli ambienti

Zeta Solutions ha curato il progetto dell’allestimento del ristorante Galaxy Burger, dallo studio della grafica alla creazione dei contenuti, al design degli spazi. L’intervento ha previsto l’applicazione di carta da parati personalizzata – stampata con tecnologia HP Latex – e di pannelli decorati stampati in digitale. Anche mobili, vetri e illuminazione sono stati prodotti dall’azienda astigiana.

Zeta Solutions ha curato il progetto dell’allestimento del ristorante Galaxy Burger, dallo studio della grafica alla creazione dei contenuti, al design degli spazi. L’intervento ha previsto l’applicazione di carta da parati personalizzata – stampata con tecnologia HP Latex – e di pannelli decorati stampati in digitale. Anche mobili, vetri e illuminazione sono stati prodotti dall’azienda astigiana.

 

Adriano Zunino, titolare ZETA Solutions

Adriano Zunino, titolare ZETA Solutions

ZETA Solutions nasce nel 2001 come service di stampa digitale. L’azienda – che ha sede ad Asti – si specializza inizialmente nel settore degli allestimenti e nella produzione di espositori. È negli anni successivi alla crisi economica che Zeta Solutions si affaccia al settore dell’interior decoration, per differenziare i mercati di riferimento e rilanciarsi. Centrali alla vision dell’azienda, l’attività di ricerca e sviluppo e la sperimentazione tecnologica.

Perché l’ingresso nell’interior decoration?

Crisi economica e competitività dei mercati ci hanno spinto, nel 2011, a differenziare la nostra offerta, puntando su soluzioni alternative che ci proiettassero verso mercati di sbocco differenti. In questo percorso di ricerca, abbiamo iniziato a lavorare nell’interior decoration, occupandoci principalmente di progetti per l’allestimento di negozi e punti vendita. Nel frattempo, le tecnologie si stavano evolvendo e da quel primo approccio abbiamo cominciato a sviluppare prodotti sempre nuovi, dalle carte da parati a elementi di arredo – anche grazie al software WallArt di HP e alla tecnologia di stampa latex. Il business si è consolidato e il mercato dell’interior continua tuttora ad aprirci nuove prospettive di sviluppo.

Quali applicazioni realizzate?

Le carte da parati sono tuttora il nostro prodotto di punta. Tuttavia, la domanda è in continua evoluzione e sempre più spesso ci viene chiesto di seguire i progetti – principalmente di riqualificazione degli spazi – in modo integrale, dal concept allo sviluppo della creatività fino ai lavori di installazione. Realizziamo dunque anche mobili, oggetti di arredo e rivestimenti. Inoltre, sempre per l’interior decoration abbiamo iniziato a sviluppare soluzioni con carattere meno decorativo e più funzionale, come pannelli insonorizzati e pareti divisorie. Si tratta di un segmento nuovo, ma destinato, a mio avviso, a portarci interessanti opportunità di crescita.

Come sta cambiando il settore dell’interior decoration?

Il principale cambiamento – in positivo – riguarda la maggiore conoscenza da parte dei professionisti della progettazione delle possibilità offerte dalle tecnologie di stampa di ultima generazione. Per noi stampatori ciò significa che, mentre fino a qualche anno fa dovevamo investire tempo e risorse per far conoscere le novità e far comprendere le possibilità applicative, oggi architetti e designer attingono direttamente a queste conoscenze e integrano i nuovi prodotti nel progetto fin dalla di fase di partenza. Il processo di diffusione delle informazioni è essenziale e noi stessi organizziamo diverse open house in azienda con questo scopo.

Quanto conta la creatività?

Per noi è fondamentale, perché ci consente non soltanto di offrire ai clienti un servizio completo, ma soprattutto di utilizzare i tanti prodotti e le tante soluzioni oggi a disposizione per generare progetti e contenuti su misura, a valore aggiunto e non ripetitivi. Non a caso, abbiamo deciso di creare un dipartimento nuovo dedicato solo all’interior decoration a cui farà capo proprio un architetto.

E sul fronte dei materiali?

È il momento dei supporti di stampa con texture. Per valorizzare ulteriormente le applicazioni, i fornitori di materiali propongono supporti che abbiano altresì una dimensione materica. Si spazia da tessuti a materiali sintetici, plastici o pvc texturizzati. L’altro ambito nel quale si concentra la ricerca è quello dello sviluppo di laminazioni e finiture volte a valorizzare ulteriormente il prodotto stampato.

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La creatività come leva di crescita nella decorazione degli interni

Uffici e sedi operative, ma anche stand, musei, strutture pubbliche e abitazioni: sono i tanti progetti che ATC segue nell’interior decoration, mettendo a disposizone know how ventennale e dotazione tecnologica all’avanguardia.

Uffici e sedi operative, ma anche stand, musei, strutture pubbliche e abitazioni: sono i tanti progetti che ATC segue nell’interior decoration, mettendo a disposizone know how ventennale e dotazione tecnologica all’avanguardia.

 

Christophe Aussenac, co-fondatore e co-direttore ATC GROUPE

Christophe Aussenac, co-fondatore e co-direttore ATC GROUPE

ATC GROUPE (Autorise Toute Créativité) è un’azienda francese, con sede a Lione, specializzata nella stampa digitale di grande formato e con un servizio focalizzato su creatività e produzione. Attenta da sempre alla diversificazione dell’attività e all’innovazione tecnologica, ATC ha deciso di entrare nel settore dell’interior decoration e lo ha fatto dando vita a una divisione dedicata, destinata a seguire i lavori dal progetto creativo all’installazione.

Perché l’ingresso nell’interior decoration?

Quello dell’interior decoration è per ATC un mercato nuovo e già molto forte. Sono state diverse le considerazioni che ci hanno spinto a entrare in gioco in questo ambito. Da un punto di vista operativo, utilizziamo le medesime attrezzature e i medesimi supporti delle nostre attività core, nelle quali vantiamo una specializzazione ventennale. La tecnologia è la stessa così come le tecniche sono le stesse, e il vantaggio è chiaro. Nel caso dell’interior, forniamo un servizio su misura e lavoriamo su volumi ridotti, con una forte personalizzazione. Questo nuovo aspetto conferisce un maggior valore alle nostre competenze. In una parola, abbiamo capitalizzato sul know how dell’azienda per guardare a un mercato che offre enormi opportunità di sviluppo.

Quali sono queste opportunità?

Oggi le opportunità dell’interior decoration sono moltissime. C’è un bisogno condiviso di personalizzazione e brandizzazione da conseguire attraverso la decorazione mirata degli ambienti – uffici, sedi operative, interi edifici. Questa capacità di personalizzare attraverso la decorazione degli interni si sta velocemente espandendo verso ambiti nuovi: non solo head quarter di aziende e uffici, ma anche ospedali – per renderne l’atmosfera più piacevole – hotel e luoghi di accoglienza. Tutti questi segmenti rappresentano per noi un business molto dinamico e promettente.

Quanto conta la capacità di offrire anche la creatività nell’interior?

Direi che si tratta di un servizio essenziale. Non a caso, per poter meglio affrontare le sfide e cogliere le opportunità del mercato dell’interior décor, abbiamo creato un vero e proprio studio di design dedicato. Perché la creatività è il punto di partenza di tutto: per noi le operazioni di stampa, taglio, allestimento e installazione sono di normale gestione e, con l’aggiunta della creatività, siamo in grado di costruire partnership consolidate con i clienti.

A livello di applicazioni, quali sono le più richieste?

Vetrofanie e stickers murali, ma anche rivestimenti e grafiche per pavimentazioni. Inoltre, abbiamo una grande richiesta di mobili in cartone: ATC ha brevettato CREATIV’BOARD© – una linea di mobili in cartone ondulato che vengono decorati sulla superficie e personalizzati in base alle esigenze del cliente.

La principale sfida per chi opera nell’interior decoration?

Trovare di volta in volta la soluzione tecnica più idonea al progetto. Questo perché ATC spazia tra applicazioni molto diverse e non è dunque possibile adottare una soluzione universale. Ogni progetto di interior decoration ci richiede un grande lavoro per comprendere le esigenze del cliente, valutare le caratteristiche della location, studiare e mettere a punto la soluzione grafica e tecnica più adeguata.

Chi sono i vostri interlocutori?

Architetti e designer di interni, ma anche le aziende. E vi è una tendenza interessante da segnalare: ultimamente lavoriamo molto anche con i responsabili delle risorse umane. Per quale motivo? Perché sull’onda del trend del momento è importante creare un’atmosfera positiva e confortevole sul luogo di lavoro e non vi è migliore strumento per raggiungere l’obiettivo della stampa per la decorazione degli interni.

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